Presentazione

In questo mondo, quello calcistico intendiamo, non v’è nulla di sicuro se non l’arrivo, in piena estate, del nostro almanacco. Puntualissimi da tante, tantissime stagioni, ben 34, eccoci di nuovo con voi per archiviare, commentare e controllare lo stato dell’arte del calcio italiano, dopo un’annata in cui sono leggermente diminuiti i gol (sono compresi quelli di Primavera 1) e aumentati di 194 unità i giocatori. Va in archivio la 122ª edizione della massima serie, la 92ª a girone unico, che a fronte di 159 vittorie in casa, 109 fuori e 112 pareggi, ha visto appena 30 partite finire 0-0.

L’Inter ha dominato lasciando a 19 punti il Milan e a 23 la Juventus, che si è consolata con la Coppa Italia, così come il Sassuolo ha abbandonato la Serie A (con Frosinone e Salernitana) ma ha vinto in Primavera 1. A livello europeo ricordiamo la bella vittoria in Europa League della formidabile Atalanta, mentre la Fiorentina ha perso per il secondo anno di fila la finale di Conference League. Morale della favola: Inter, Milan, Juventus, Atalanta e Bologna vanno ai nuovi gironi di Champions, Roma e Lazio a quelli di Europa League, la Fiorentina agli spareggi di Conference.

Nel frattempo sono tornati in A il Parma dopo 3 anni, il Venezia dopo 2 e il Como dopo ben 21 stagioni, ma sono tornati in Lega Pro, dopo una sola stagione, Lecco e Feralpisalò, più l’Ascoli dopo 9 anni e la Ternana dopo 3. Invece sono saliti in Serie B il Mantova (e pensare che era stato riammesso dopo la retrocessione del 2023…), il Cesena dopo 6 stagioni, la Juve Stabia dopo 4 e - al termine dei lunghi playoff - la Carrarese, la cui ultima volta a questi livelli è datata addirittura 1948.

Scoprono il professionismo l’Alcione Milano, terza forza meneghina (ha vinto anche nello Juniores) e il Caldiero; lo ritrovano la Clodiense dopo ben 47 anni, l’Altamura dopo 27, la Pianese e il Trapani dopo 4 stagioni, unico imbattuto dalla A alla D, e con appena 15 gol incassati), il Carpi e la Cavese dopo 3, mentre il Campobasso ha vinto anche lo Scudetto dilettanti e rivede la C dopo 2 promozioni di fila. UOMINI e GOL come al solito riserva tante altre chicche, ad esempio i capolavori di Siena e Isernia San Leucio in Eccellenza, Brixen, San Miniato Basso, Mosciano, Vittoria e Monastir in Promozione: tutte hanno chiuso il loro campionato da imbattute.

Capitolo grandi marcatori. Non è stata una grande stagione. Basterà dire che il miglior bomber del 23/24 è stato Lautaro Martinez con 24 reti (a lui la nostra copertina, come da tradizione), imitato quanto a numero di reti da Vanja Vlahovic dell’Atalanta, che ne conta 19 in Primavera e 5 nell’Under 23. Dopo di loro, con 22 reti, c’è Pohjanpalo del Venezia. Solo tre giocatori di C sono arrivati a 20 (C. Shpendi, Murano e Patierno) e - cosa rarissima - nessuno della D ha saputo far meglio. Ci riproveranno l’anno prossimo. E noi saremo qui a raccontarvelo.

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